CLMS National Collaboration Programme Italia
Il National Collaboration Programme per il Copernicus Land Monitoring Service Il 9 ottobre 2024, in occasione della country visit in Italia dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA), è stato firmato il Memorandum of Understanding tra l’ISPRA e l’AEA, della durata di 18 mesi, con lo scopo di favorire la cooperazione tra il Paese e l’Agenzia nell’ambito del Copernicus Land Monitoring Service (CLMS) e definendone le modalità.


Il National Collaboration Programme per il Copernicus Land Monitoring Service
Il 9 ottobre 2024, in occasione della country visit in Italia dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA), è stato firmato il Memorandum of Understanding tra l’ISPRA e l’AEA, della durata di 18 mesi, con lo scopo di favorire la cooperazione tra il Paese e l’Agenzia nell’ambito del Copernicus Land Monitoring Service (CLMS) e definendone le modalità. Le attività di cooperazione, di cui si evidenzia l’opportunità per consolidare la collaborazione con l’AEA in materia di informazione, formazione e sviluppo di prodotti di monitoraggio basati sulle necessità degli utenti nazionali, si inseriscono nel quadro di National Collaboration Programme (NCP) che le Entrusted Entities europee stanno sottoscrivendo con gli Stati Membri su indicazione della Commissione Europea.
L’NCP per il Copernicus Land Monitoring Service durerà dal 2024 al 2027, sarà implementato in due fasi, con l’adesione dell’Italia sin dalla prima fase. Oltre all’Italia partecipano alla I fase altre quattro nazioni (Germania, Spagna, Olanda, Estonia). La sottoscrizione è stata proposta all’ISPRA in virtù del ruolo di National Focal Point della rete Eionet.
Obiettivi dei NCP per il CLMS sono:
- Incrementare l’utilizzo del Copernicus Land Monitoring Service (CLMS) a livello nazionale e sub-nazionale anche attraverso la rete EIONET.
- Assicurare il coinvolgimento degli Stati Membri nell’evoluzione del servizio, attraverso feedback degli utenti sulla qualità e l’appropriatezza dei prodotti CLMS
- Raccolta di requisiti utenti a livello nazionale e sub-nazionale coinvolgendo non solo Enti pubblici ma anche le comunità scientifiche. Saranno coinvolti: il Forum Nazionale degli Utenti Copernicus (FNUC), la Copernicus Academy e i Copernicus Relays.
L’approccio
L’NCP è rivolto alle autorità Nazionali rappresentate nel FNUC e alla rete EIONET.
La struttura del CLMS NCP è comune a tutti gli Stati Membri, mentre i dettagli della collaborazione con ogni Stato Membro sono definiti nei singoli Memorandum of Understanding basati su moduli obbligatori e moduli opzionali.
I moduli obbligatori prevedono lo sviluppo di casi d’uso relativi all’utilizzo dei prodotti del CLMS (massimo 2 per Paese) e l’organizzazione di almeno 2 meeting a livello nazionale.
Il primo caso d’uso proposto da ISPRA è la realizzazione della carta nazionale di copertura del suolo ottenuta dall’integrazione dei prodotti CLMS e della carta nazionale di consumo di suolo SNPA. Il primo meeting nazionale si è tenuto il 5 marzo 2025, in modalità online, ha trattato temi di copertura e uso per il monitoraggio del territorio, e ha visto il coinvolgimento di più di 100 utenti appartenenti ad Enti nazionali e Autorità locali interessati a conoscere ed approfondire i dati/prodotti del CLMS.
Relativamente ai moduli opzionali l’Italia ha aderito alla partecipazione a sessioni di training organizzate dall’AEA e ai focus team internazionali. Le sessioni di training saranno tenute in inglese da esperti dell’AEA e verteranno su alcuni prodotti specifici, quali Bio-geophysical parameters (vegetation product, HRL VLCC – Vegetated Land Cover Characteristics), EGMS, EU Hydro, Corine Land Cover + Backbone. I Focus team rappresentano invece dei tavoli di approfondimento e di condivisione metodologie relative a prodotti di copertura e uso del suolo e saranno trasversali tra i Paesi partecipanti. Un ulteriore modulo opzionale ben accolto dall’Italia riguarda la permanenza di dottorandi delle università italiane presso l’AEA.
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