Impatti attuali e futuri del cambiamento climatico: nuovi strumenti di valutazione e previsione grazie al programma europeo Copernicus

Stimare la disponibilità futura di risorsa idrica ed elaborare proiezioni future delle ondate di calore sulla base degli scenari di emissione dei gas serra, e valutare i rischi di incendi boschivi e prevedere la possibile frequenza di eventi di siccità e di anomalie di temperatura e precipitazione sulla base di previsioni stagionali.

Data:
27 Gennaio 2025

Impatti attuali e futuri del cambiamento climatico: nuovi strumenti di valutazione e previsione grazie al programma europeo Copernicus

Stimare la disponibilità futura di risorsa idrica ed elaborare proiezioni future delle ondate di calore sulla base degli scenari di emissione dei gas serra, e valutare i rischi di incendi boschivi e prevedere la possibile frequenza di eventi di siccità e di anomalie di temperatura e precipitazione sulla base di previsioni stagionali. Questi gli obiettivi della cooperazione tra enti nazionali e regionali nell’abito del National Collaboration Programme (NCP) con il Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (ECMWF) epromosso dall’Unione Europea per l’utilizzo degli strumenti del Servizio Copernicus dedicato ai cambiamenti climatici (C3S).

Grazie a questa collaborazione, il progetto intende avvalersi negli strumenti istituzionali di monitoraggio e previsione delle migliori informazioni, dati e modelli attualmente a disposizione a livello europeo per migliorare la capacità di valutazione idro-climatica e di stima delle risorse naturali e la protezione dell’ambiente alla scala nazionale, regionale e locale. La cooperazione, avviata alla fine del 2024, ha come capofila l’ISPRA evede la partecipazione dell’Aeronautica Militare, dell’Agenzia ItaliaMeteo, dell’ENEA, del CNR con gli istituti IBE e IGG, di ARPA Campania, ARPA Lombardia, ARPA Piemonte, ARPA Valle d’Aosta, e del Consorzio Italiano per la Copernicus Academy.

Obiettivo del progetto sarà anche quello di valutare l’efficacia dello spazio cloud computing messo a disposizione degli Stati membri da parte dell’European Weather Cloud gestito dall’ECMWF.

La cooperazione tra il partenariato e l’ECMWF per il progetto italiano del C3S NCP ha una durata di 2 anni. La progettazione alla base dell’accordo nasce all’interno del Forum Nazionale degli Utenti Copernicus.

In un periodo segnato da una crescente attenzione agli effetti attuali e futuri del cambiamento climatico, in cui solo pochi giorni fa è arrivata la conferma da parte del Servizio C3S che il 2024 è stato caratterizzato da temperature senza precedenti e, a livello globale, è diventato il primo anno con una temperatura media nettamente superiore alla soglia di 1,5 °C rispetto al livello preindustriale, stabilita dall’Accordo di Parigi per ridurre significativamente i rischi e gli impatti del cambiamento climatico, diventa quindi essenziale potenziare il quadro conoscitivo, dalla scala globale fino alla scala locale, ed è fondamentale per un paese come l’Italia, al centro del Mediterraneo, uno degli hot-spot della crisi climatica.

Ultimo aggiornamento

27 Gennaio 2025, 11:59